Momenti di tensione a Bergamo durante la rifinitura dell’Atalanta: l’allenamento a porte aperte, definito per far stare più vicini i tifosi alla squadra, si è rivelato sostanzialmente un boomerang. Allo stadio Atleti Azzurri d’Italia, infatti, un gruppo di ultras nerazzurri ha prima cominciato a contestare la squadra, poi ha costretto l’allenatore degli orobici ad interrompere addirittura l’allenamento.
All’interno dello stadio erano presenti circa 1.500 tifosi, accorsi per seguire da vicino la preparazione della delicata sfida di domani pomeriggio contro il Sassuolo di Di Francesco: Reja si sarebbe aspettato probabilmente un bagno d’affetto, ma per il successore di Colantuono, che fin qui non è stato in grado di dare la sferzata necessaria alla squadra, è stata una mattinata molto difficile.
La squadra è stata innanzitutto accolta con uno striscione molto eloquente: “Svegliatevi!!!”. Poi, sono partiti alcuni cori come il ‘classico’ “Tirate fuori i c******i”, fino a quando gli ultras guidati dal ‘bocia’ Claudio Galimberti, non hanno costretto i nerazzurri ad interrompere l’allenamento per recarsi a rapporto sotto la curva. Il tifo più caldo dell’Atalanta ha chiesto ai giocatori maggiore impegno ai giocatori in vista del finale di stagione dal quale si aspettano la salvezza.
Il confronto è durato circa 15 minuti, durante i quali ha parlato solamente il capo ultras: ai giocatori è stato intimato di non farsi vedere in giro per locali se la squadra non vince e di evitare che l’Atleti Azzurri d’Italia continui ad essere terra di conquista per gli avversari. Ino ogni caso, i tifosi bergamaschi hanno tenuto a precisare una cosa: domani contro il Sassuolo non ci sarà alcuna contestazione, anzi, i giocatori saranno incitati anche in caso di errori, perché l’obiettivo comune è quello di tornare alla vittoria.
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